Monte Asprano da Roccasecca
In questo video vi portiamo a Roccasecca, in provincia di Frosinone, per un’escursione ad anello di 3,5 km nel suggestivo Parco Archeologico del Monte Asprano.
3/18/20253 min read
Iniziamo la nostra avventura lasciando l'auto presso un comodo parcheggio vicino ad una fontana. Da qui ci incamminiamo lungo un tratto del Cammino di San Benedetto. Percorriamo la strada asfaltata in discesa, direzione: Caprile.
Saliamo la stradina lastricata che ci consente di varcare la soglia di questo piccolo borgo e ci troviamo davanti alla Chiesa Santa Maria delle Grazie, dove troviamo un antichissimo orologio, opera dei maestri orologiai valdostani, risalente alla prima metà dell'ottocento. Grazie ad un affascinante sistema di pesi e contrappesi, scandisce il tempo facendo risuonare le campane.
Lasciamo la chiesa alle nostre spalle e seguiamo le indicazioni per l’Eremo di San Michele. Imbocchiamo una strada bianca che costeggia un muro a secco. Il sentiero si affaccia sulla Valle del Liri e attraversa i ruderi della vecchia Caprile. Fra piante di Asphodelus e di Agave arriviamo prima alla cosiddetta Caverna Scura, probabile luogo di rifugio per la fauna selvatica; e dopo qualche altro passo fra i terrazzamenti assolati giungiamo alla falesia detta proprio “il bracere dei poveri” per quanto sia esposta ai raggi solari.
Saliamo ancora un poco per giungere alla Chiesa rupestre di San Michele, detta anche di Sant'Angelo.
Per proseguire dobbiamo superare la vegetazione e costeggiare gli antichi terrazzamenti realizzati a secco che in alcuni punti sono franati. Questo è il tratto del percorso che richiede maggiore cautela.
Arriviamo dove si deve salire verso il crinale della montagna dominato dal castello; e facciamo sempre attenzione ai segni rossi che indicano il sentiero, che qui è interrotto da una staccionata posta a tutela degli animali, dobbiamo scavalcarla oppure aggirarla passando sotto al filo spinato.
Vediamo un percorso che ci porterebbe verso Colle San Magno e verso la Chiesa S. Maria Assunta in Cielo, ma oggi andiamo invece dalla parte opposta, seguendo le indicazioni per Roccasecca, ma facendo attenzione a rimanere alti sul crinale, camminando decisi verso la Torre Cilindrica detta ‘del Cannone’ dove la tradizione vuole che sia stato rinchiuso Tommaso d'Aquino nel 1244 nel tentativo di farlo desistere dal vestire l’abito dei Domenicani.
Ammiriamo dei rapaci, forse poiane, volteggiare nel cielo prima di proseguire l’esplorazione verso i ruderi del Castello dei Conti di Aquino.
L'Antica Cittadella Fortificata dei D'Aquino fu edificata per la prima volta nel 995 D.C. per proteggere il vicino monastero di Montecassino. Infatti la rilevanza strategica della rocca proveniva dal controllo sulle valli del Liri e del Melfa. Il castello tuttavia fu distrutto e ricostruito varie volte e oggi è il cuore del Parco Archeologico del Monte Asprano.
Passiamo qualche minuto ad immaginare il passato splendore di questa fortezza che svetta sui borghi vicini e circondata dalle sue mura ciclopiche prima di iniziare la discesa lungo la “via della filosofia tomistica”, caratterizzata da ventisei installazioni che riportano le frasi più importanti di Tommaso d’Aquino, installate in occasione degli ottocento anni dalla nascita del filosofo.
La discesa attraverso il parco ci condurrà infine alla chiesa dedicata al santo, notiamo infatti la sua immagine affrescata e l’architettura romanica dell’edificio.
Ci affacciamo alla terrazza degli innamorati e continuamo a scendere, passando accanto all’albero di giuda in fiore. Gli scorci del borgo sono caratteristici e pittoresti. Qualsiasi strada andrebbe bene, ma noi scegliamo di passare accanto alla Chiesa della SS. Annunziata e alle botteghe che scenograficamente raccontano gli antichi mestieri, fino ad arrivare a largo Teodora, in onore appunto della madre di Tommaso d’Aquino.
Scenendo ancora, ci ritroviamo alla nostra auto, concludendo così la nostra escursione.