Monte Cervia da Collegiove

In questo video vi portiamo alla scoperta della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, con un’escursione ad anello di 6,5 km partendo dal borgo di Collegiove (RI).

3/18/20253 min read

Arrivati in paese ci dirigiamo subito verso i percorsi naturalistici, in breve arriviamo ad un parcheggio dal quale inizia il sentiero 202 che si inoltra pianeggiante nel bosco.

Ci lasciamo a sinistra l'anfiteatro e ignoriamo il bivio per il percorso didattico della carbonaia. Riempiamo le borracce giunti alla madonna del camminatore e procediamo fino al bivio per il sentiero 202b, che si inerpica ripido verso la cresta.

Inizia un breve tratto in salita su un terreno sassoso, dopo circa 15 minuti si giunge alla deviazione per la casaccia dei ladri, un rudere forse risalente all’antica Roma e che offre la prima vista mozzafiato del nostro cammino.

Torniamo dunque sui nostri passi per proseguire verso l'Eremo di San Silvestro. Il sentiero si sposta sull'altro lato della montagna passando per lo spettacolare sasso di San Nonnoso prima di giungere alla vetta dove possiamo godere di una zona di sosta con vista a 360 gradi.

Questa è anche la zona di decollo per gli appassionati di parapendio che può capitare di vedere volare alzandolo lo sguardo al cielo.

Superando l’eremo si scende fino ad incontrare il moderno santuario della Madonna delle Grazie. Ora non bisogna prendere la strada sfaltata che scende velocemente in paese, ma il sentiero segnalato al fianco del santuario che in breve tempo ci porterà alla cappellina di Sant'Antonio. Sebbene in stato di abbandono offre un chiaro esempio di architettura eremitica rupestre.

Volgendo le spalle alle chiesetta, proseguiamo a sud est verso l'Eremo di Santa Lucia. Qui non ci sono segnali e il passaggio è stretto, richiede un grado in più di attenzione. Quando incontriamo un cancello divelto che offre la possibilità di un'ulteriore deviazione verso le antenne sommitali, noi proseguiamo dritti verso sud est. In pochi minuti siamo all’eremo di Santa Lucia, da dove guardiamo il sottostante comune di sant’Oreste dal quale siamo partiti.

Torniamo indietro fino al segnale in legno, da lì scendiamo ripidamente dentro al bosco fino a quando arriviamo ad un'area di ristoro posta all'incrocio con la mulattiera asfaltata che avevamo visto al santuario e che adesso ci riporterà a valle per concludere l'anello.

Prima di scendere però notiamo che accanto alla cappellina dell'Annunziata agli Alberoni è segnalato il sentiero della carbonaia che avevamo ignorato all'andata.


Con una deviazione di cinque minuti si può scendere e poi risalire quel sentiero per vedere la struttura in legno che testimonia il metodo di creazione della carbonella.

La discesa sulla mulattiera è comoda, anche se più assolata, infatti a metà cammino sfruttiamo l'opportunità di sederci e di bere all'area di ristoro nascosta tra i lecci.

La cappellina di Sant'Anna ci dà il bentornati a Sant’Oreste; se abbiamo ancora curiosità ed energia, potremmo seguire le indicazioni per i bunker e riscoprire la nostra storia recente lungo il breve percorso strada militare. Le gallerie sono visitabili grazie ai volontari di un'associazione.

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