Vasanello e Palazzolo

In questo video presentiamo un percorso ad anello di 12 kilometri che esplora l'area intorno a Palazzolo partendo da Vasanello.

6/4/20244 min read

Arriviamo al Parcheggio Multipiano di Vasanello davanti ai giardini del Castello Orsini e ci dirigiamo in piazza della Repubblica, punto di partenza ideale per il nostro itinerario.

Entriamo nel parco cittadino superando il monumento ai caduti, lo attraversiamo tutto e costeggiamo via Sant’Antonio per 600 metri fianco strada, fino ad arrivare nei pressi del cimitero del paese. Da qui proseguiamo verso il parco dei fontanili passando per la strada asfaltata che fiancheggia i noccioleti, attorno a noi le case dei contadini che custodiscono questa zona.

Arrivati al fontanile, proseguiamo ancora pochi passi su strada asfaltata fino alle indicazioni per la cella di Santa Rosa. I cartelli ci informano che passeremo attraverso un’estesa cava a fossa di epoca romana. Ci addentriamo dunque nella vegetazione, lungo il sentiero sterrato, sempre guidati dalla segnaletica gialla. La pietra si alterna alla flora e alla fauna locale in uno spettacolo dolce e gentile.

Arriva il momento in cui dobbiamo deviare dal nostro percorso ad anello, scenderemo e poi torneremo sui nostri passi, per visitare la cella di Rosa da Viterbo. Sul sentiero ci sono dei rudimentali ma efficaci sostegni che ci aiutano a raggiungere finalmente questo luogo mistico, curato dagli attivisti locali, immerso nella vegetazione tipica della forra.

Tornati alla segnaletica del sentiero 103, scendiamo fino a quando un pannello informativo ci presenta Palazzolo. Qui lasciamo la strada asfaltata per salire verso gli antichi insediamenti rupestri, testimonianza della vita che animava queste terre in epoche remote. Le grotte scavate nel tufo, utilizzate nel tempo come abitazioni, stalle e luoghi di culto, si fondono perfettamente con il paesaggio circostante, creando un legame indissolubile tra uomo e natura. Notiamo le fessure dove probabilmente venivano legati gli animali e i punti in cui filtrava l’acqua, e come veniva fatta scorrere verso l’ingresso della grotta.

Proseguendo il cammino, non proseguiamo verso il rio Paranza, ma andiamo a destra, diretti verso la Grotta delle Monache. Dopo un breve tratto siamo sulla sommità della rupe che domina la valle. Sotto di noi, la grotta delle monache. Si racconta che qui trovarono rifugio alcune monache in fuga dalla guerra. Anche se queste cellette sono la prova che è stato utilizzato come colombaio.

Riprendiamo il sentiero, scendiamo per esplorare le grotte sotto di noi. Queste cavità sono state sfruttate dagli uomini di ogni epoca, e più di recente come stalle.

Riprendiamo il percorso e al bivio andiamo a destra addentrandoci nel bosco. Non è segnalato, ma passiamo accanto ai resti di antichi forni di epoca romana, ormai divorato dalla vegetazione. Scendiamo fino ad incontrare un ruscello, lo attraversiamo e, giunti sull’altra sponda, andiamo a sinistra. Usiamo le assi di legno per superare nuovamente il corso d’acqua e risaliamo, diretti all’area archeologica di Palazzolo.

Incontriamo il sentiero 103 del cammino della Tuscia, e saliamo a sinistra lungo la strada asfaltata. Troviamo i ruderi della Chiesa di San Giovanni, unica testimonianza del Castrum Amerinum, ovvero la Palazzolo medievale, un tempo cuore pulsante della vita rurale della zona, oggi avvolta da un’aura di mistero e serenità.

Continuiamo a salire fino a raggiungere un bivio dove troviamo delle indicazioni e subito dopo un’area attrezzata con giochi e tavoli da pic-nic. Saliamo ancora per pochi passi e troviamo i cartelli informativi che annunciano la necropoli dei morticelli. Queste piccole tombe scavate nella pietra raccontano storie di fede e devozione che risalgono a secoli fa.

Torniamo la strada asfaltata, ma prima di un ponte abbiamo la possibilità di deviare a sinistra, per osservare i resti di un antico mulino, e guadare il fiume passando attraverso la fitta vegetazione.

Tornando nuovamente sulla strada, andiamo a sinistra per tornare a Vasanello. In un tornante notiamo una cappellina con una doppia croce, rigorosamente scavata nel tufo. E poi un’altra in mattoni accanto alle vigne e ai noccioli.

Notiamo in lontananza la Torricella, una torre di avvistamento risalente al XIII secolo.

Controlliamo il GPS, manca poco! Solo una leggera salita che ci riporta verso Vasanello, regalandoci una vista panoramica sul borgo che ci fermiamo un attimo ad ammirare.

Entriamo in paese salendo accanto alla Chiesa di Santa Maria Assunta, arrivando proprio ai piedi del castello Orsini, nostro punto di partenza.

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